L’ALBERO DEL VAMPIRO

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L’albero del vampiro

Alto 15 metri, questo imponente albero situato nel cimitero del quartiere Belén a Guadalajara, ha una storia tanto misteriosa quanto terrificante. Storia che, ancora oggi, potrebbe finire molto male in quanto…ma procediamo con ordine.

Tutto ebbe inizio nel 1880 quando, nella popolosa città messicana vennero ritrovati, sparsi in vari quartieri, i corpi completamente dissanguati di diversi cani e gatti. E se ciò costituì motivo di apprensione, immaginate il panico generato quando furono rinvenuti dei corpi umani nelle stesse condizioni.

Sia la gente del posto, che le autorità civili e religiose, stabilirono che ad uccidere in quel modo altri non poteva essere che un vampiro, così, al fine di catturarlo, organizzarono delle squadre notturne che per mesi, nonostante l’impegno, non ottennero risultati se non il ritrovamento di altri corpi dissanguati.

Quando però il terrore sembrava aver vinto, nei pressi di un cimitero una squadra riuscì a catturare il presunto vampiro mentre mordeva sul collo una donna. I cittadini inferociti, bloccato l’assassino, dopo avergli piantato un paletto di legno nel petto e bruciato il corpo, decisero di seppellirlo sul posto e, come se non bastasse, temendo che l’orribile creatura potesse tornare e uccidere nuovamente, oltre a recintare la zona, posero un’enorme lastra di pietra al fine di impedirne la fuga.

Tuttavia, secondo la leggenda, tempo dopo si verificò un fenomeno inspiegabile che lasciò di stucco l’intera cittadinanza. La lastra rompendosi consentì il passaggio del paletto di legno che, crescendo, divenne noto come “l’albero del vampiro”. Sempre secondo la leggenda, quando l’alberò cadrà o verrà tagliato, l’ignoto essere (inutile cercare il nome sulla lapide, ormai il tempo lo ha cancellato) verrà liberato e sarà pronto a terrorizzare nuovamente la città messicana.