BTK: LEGARE, TORTURARE, UCCIDERE

Dennis Rader
Dennis Rader

Un assassino feroce con una mente contorta in cerca di costante attenzione che, oltre a suggerire alla stampa una serie di possibili soprannomi da calzargli, incluso quello che gli rimase cucito per sempre: BTK acronimo della frase con cui firmava gli omicidi: Bind, Torture, Kill (Legare, Torturare, Uccidere), usava lasciare indizi provocatori per le strade  e inviare lettere alle autorità e ai media in cui descriveva dettagliatamente gli omicidi. 

Aveva una sorta di rituale apparentemente innocuo ma decisamente bizzarro: gli piaceva indossare biancheria intima femminile, solo che, invece di comprarla nei negozi, indossava quella delle sue vittime per poi legarsi in ogni modo possibile e scattarsi foto come quelle che potete vedere nel post. 

Rader in uno dei suoi macabri rituali

Con una vita sociale impeccabile, Dennis Lynn Rader, questo il suo vero nome, era membro rispettabilissimo della sua comunità, infatti nessuno avrebbe mai immaginato che il presidente eletto di un Consiglio Ecclesiastico Luterano e leader locale del Club Scout fosse in realtà uno dei serial killer più insospettabili e allo stesso tempo pervertiti di sempre che, lavorando per una società di sicurezza, conosceva bene le sue vittime e le loro abitazioni.

Infatti il suo compito era installare sistemi di allarme e, ironia della sorte, molte persone, terrorizzate da BTK, incaricarono proprio lui. Ovviamente ignare del fatto che l’installatore fosse anche l’assassino che tanto temevano. Pertanto gli venne ancora più facile entrare nelle case di quelli che, da clienti, si trasformarono in vittime.

La famiglia Otero sterminata da BTK
La famiglia Otero sterminata da BTK

La follia omicida di Rader ebbe inizio nel 1974 con lo sterminio della famiglia Otero. In realtà voleva colpire Julie Otero e sua figlia Josephine di 11 anni ma, entrando in casa, non si aspettava di trovare anche Joseph Otero, marito di Julie e Joseph Otero Jr. di soli 9 anni. 

Il corpo privo di vita di Josephine Otero
Il corpo privo di vita di Josephine Otero

Nonostante l’imprevisto riuscì comunque a prendere il controllo della situazione riuscendo a legare, torturare e uccidere l’intera famiglia. Già! Legare, tortura e uccidere. Proprio come indicava la sua firma. Per ultimo lasciò Josephine che, portata in cantina, fu impiccata ad un tubo. Anche se non la violentò, dopo averla uccisa, le eiaculò sulle gambe e urinò sul sedere.

Sino al 1991, anno in cui improvvisamente cessò la sua follia omicida, le altre vittime furono: Kathryn Bright di 21 anni, Shirley Vian di 24, Nancy Fox di 25, Marine Hedge di 53, Vicki Wegerle di 28 e Dolores E. Davis di 62. La maggior parte delle sue vittime furono soffocate o strangolate utilizzando vari oggetti come sacchetti di plastica, corde, cinture, calze e collant. 

Le altre vittime di BTK
Le altre vittime di BTK

Per ben 17 anni fece di Wichita, città del Kansas, il suo regno del terrore, lasciando passare lunghi periodi di tempo tra un omicidio e l’altro, durante i quali si teneva impegnato a schernire polizia e  media. Ma poi ripeto, nel 1991, improvvisamente tutto finì o almeno così sembrava.

Rader in uno dei suoi macabri rituali

Nel 2004 però, come un fantasma riapparve dal nulla. Infatti ricominciando  ad inviare lettere alla polizia, precisamente 11, in una di queste commise un grave errore. Ingenuamente chiedeva se i suoi scritti, precedentemente salvati su floppy disk, potessero essere recuperati dopo averli cancellati. La polizia stupita dalla domanda, decise di stare al gioco e tramite un’emittente televisiva annunciò che non era possibile recuperare i dati cancellati.

Rader in uno dei suoi macabri rituali

Rader dunque, rassicurato, inviò un floppy disk di colore viola da 1.44-Megabyte all’emittente televisiva KSAS-TV contenente foto e dettagli dei suoi omicidi. La polizia esaminando il dischetto, riuscì a recuperare un documento word cancellato: “Christ Lutheran Church”, modificato l’ultima volta da un certo “Dennis”. 

Venne facile a questo punto agli agenti scoprire che l’autore fosse Dennis Rader, presidente del Consiglio della Congregazione Ecclesiastica Luterana. 

Quando fu arrestato il 25 febbraio del 2005, nella sua abitazione gli investigatori trovarono scritti e foto oltre a diverse opere d’arte e altri oggetti che BTK aveva prelevato dalle scene del crimine.

Rader, padre attento e amorevole di giorno e pervertito serial killer di notte, fu accusato di 10 omicidi e condannato a 10 ergastoli che sta scontando presso l’El Dorado Correctional Facility. 

Malato e alla soglia degli 80 anni, forse per ripulirsi la coscienza o magari, arrivato quasi alla fine dei suoi giorni, cominciando a sentire il Diavolo che lo chiama a se, sta cercando di “ripagare il debito verso la società” (parole sue) scrivendo un libro sui suoi omicidi al fine di raccogliere fondi per le famiglie delle vittime.