LA PRIGIONE SORVEGLIATA DAI COCCODRILLI

Qualche anno fa, Budi Waseso, capo dell’agenzia antidroga indonesiana, ha avuto un’idea, tuttora in fase di valutazione, alquanto bizzarra. Ha proposto la creazione di una prigione su un’isola sperduta circondata da acque infestate da coccodrilli.

prigione sorvegliata da coccodrilli

Come mai? Secondo Waseso infatti sarebbero molto più efficienti delle guardie in quanto non si lascerebbero corrompere. Sue parole: “I coccodrilli non accettano mazzette”.

In questa prigione però non verrebbero portati tutti i carcerati, ma solo i boss condannati per reati di droga, per i quali in Indonesia è prevista la pena di morte, così, oltre che isolarli da scagnozzi ancora in libertà, chi tentasse di scappare verrebbe letteralmente divorato.

Ovviamente questa proposta ha scatenato molte polemiche ma, a chi protestando, gli ha fatto notare che una prigione del genere violerebbe palesemente i diritti umani, Waseso, ridendo, ha risposto: “se ad uccidere è un coccodrillo non vi è alcuna violazione dei diritti umani.”