Il Deserto dei Leoni è uno dei parchi nazionali più grandi e importanti di Città del Messico ma non solo, infatti in questo luogo umido, dove la nebbia scende e la temperatura cala bruscamente non appena il sole inizia a tramontare, accadono cose strane, anzi, molto strane. Non a caso il luogo, dal tramonto all’alba, viene accuratamente evitato.
Pertanto se un giorno ti dovesse capitare di andare a Città del Messico evita assolutamente questo luogo nelle ore notturne, specie se sei solo e alla guida di un veicolo e transiti dal kilometro 31 della strada che attraversa il parco. Cosa potrebbe capitarti? Quello che è capitato ad altre centinaia di automobilisti solitari.
Immagina una notte di essere solo e guidare lungo la strada che attraversa il parco. Noti un cartello. Indica il KM 31. Mentre guidi all’improvviso, in mezzo alla strada, come apparso dal nulla, noti un bambino. Il contatto è inevitabile. L’urto è spaventoso. Inorridito esci dall’auto e senza ben comprendere appieno cosa diavolo sia successo, cerchi il bambino che hai appena investito, ma nulla. La confusione comincia a prendere il sopravvento quando non vedi alcuna traccia dell’incidente, anche l’auto infatti non presenta alcuna ammaccatura, tutto sembra regolare.
Ancora scioccato ti stendi per vedere se il bambino sia sotto l’auto ma niente. Rialzandoti però, senti un rumore alle tue spalle e voltandoti, facendo luce con la torcia del telefonino, vedi qualcosa che non dimenticherai per il resto della vita.
Dinanzi a te infatti, un bambino con occhi scuri e grandi sembra fissarti. Il suo corpo presenta numerosi lividi. Sembra un oggetto privo di vita ma continua a fissarti, sino a quando dopo averti trasmesso uno stato di profonda afflizione, lancia un urlo che, oltre a squarciare il silenzio notturno, di umano ha ben poco e che, abbinato allo sguardo fatto di morte e sofferenza, ti provoca un trauma che, qualora non porti alla pazzia, non dimenticherai più, facendoti vivere nel terrore per il resto dei tuoi giorni. Evita quella strada.